Panarelli non torna: dichiarato inammissibile il ricorso del Taranto, i dettagli
La panchina del Taranto dovrà fare a meno del suo condottiero ancora per diversi giorni. La Corte Sportiva di Appello Territoriale ha infatti messo la parola fine alle speranze del club jonico di riavere immediatamente a disposizione Luigi Panarelli.
L'organo collegiale, presieduto dall’avvocato Ilaria Tornesello, ha esaminato il ricorso presentato dalla S.S. Taranto 2025 SSD SRL, decidendo però di confermare in toto la sanzione precedentemente inflitta dal Giudice Sportivo Territoriale del Comitato Regionale Puglia.
Il verdetto della Corte
La seduta decisiva si è svolta il 29 dicembre 2025 e ha visto la partecipazione di un collegio composto dai legali Annamaria Zonno, in qualità di relatore, e Vito Francesco Mancini come componente, insieme a Flavio Lorusso per l’AIA e al segretario Giuseppe Sforza. Al centro della controversia c'erano i fatti avvenuti durante il match di Eccellenza tra il Taranto e il Brindisi, disputatosi lo scorso 7 dicembre.
L'esito del dibattimento non ha lasciato spazio a interpretazioni: il reclamo della società tarantina è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, oltre alla conferma dello stop forzato per l'allenatore, il club dovrà farsi carico del pagamento della tassa prevista per il ricorso. Per conoscere nel dettaglio le ragioni giuridiche che hanno portato a tale chiusura, bisognerà attendere il deposito delle motivazioni ufficiali, come stabilito dall'articolo 78 del Codice di Giustizia Sportiva.
Panchina blindata fino a metà gennaio
A seguito di questa sentenza, la squalifica di Luigi Panarelli resterà valida fino all'11 gennaio 2026. Si tratta di un provvedimento pesante che priverà la squadra della guida tecnica diretta durante tutte le gare ufficiali in programma nelle prossime due settimane. Il Taranto dovrà quindi riorganizzarsi internamente per sopperire a questa assenza prolungata, in un momento cruciale della stagione. La fermezza dimostrata dalla giustizia sportiva territoriale conferma il pugno duro contro quegli episodi accaduti sul terreno di gioco che sono stati ritenuti non conformi ai regolamenti vigenti.