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«Chi non soffre non vince»: Pagni (Taranto) non si accontenta e avvisa, «Ora lavoriamo sui nostri limiti»

di Redazione Notiziario del Calcio

Il Taranto ha conquistato una vittoria fondamentale contro il Gallipoli e, nonostante il successo, il Direttore Sportivo Danilo Pagni è intervenuto con il piglio di chi è abituato a vincere, richiamando la squadra a non adagiarsi e a consolidare la mentalità vincente giorno dopo giorno. Pagni, ex di turno e protagonista di risultati storici a Gallipoli, ha analizzato la gara sofferta e ha fornito importanti aggiornamenti sulle strategie di mercato per rafforzare ulteriormente l'organico.

La sofferenza come chiave del successo e la mentalità vincente

Per Pagni, la fatica in campo non è un difetto, ma una condizione necessaria per il trionfo. «Chi non soffre non vince», ha esordito il dirigente, elogiando il lavoro del tecnico Panarelli che ha saputo preparare quattro partite in un periodo così ristretto.

La vittoria non deve essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza per una crescita costante. «Non dobbiamo adagiarci su questa vittoria: deve essere uno stimolo per lavorare ancora di più sui nostri limiti e consolidare l’autostima», ha affermato Pagni, sottolineando come la fiducia sia un elemento da costruire con costanza. «Chi è abituato a vincere sa quanto sia importante costruirla giorno dopo giorno».

Il Taranto ha avuto la meglio su una "buona squadra", che in Coppa aveva saputo imporsi sul Novoli. Pagni ha riconosciuto i meriti degli avversari, pur ritenendo la vittoria pienamente meritata per i rossoblù: «Se avessimo chiuso il primo tempo almeno in vantaggio di un gol, nessuno avrebbe potuto dire nulla. Faccio comunque i complimenti al Gallipoli».

Strategie di mercato: uscite e prossimi innesti

Il dirigente ha fornito un quadro chiaro sulle operazioni di rafforzamento della rosa in vista del girone di ritorno. Il lavoro è già a buon punto, sia sul fronte delle uscite che degli arrivi. «Abbiamo dimostrato di poter fare qualche uscita, e ce ne saranno altre. A tutti abbiamo trovato una sistemazione e abbiamo inserito giocatori importanti», ha confermato Pagni.

L'attenzione è ora focalizzata sulla chiusura degli ultimi tasselli per rendere il gruppo ancora più competitivo. «Ora stiamo cercando di chiudere altri due o tre acquisti, tra cui un portiere classe 2006 e un attaccante esterno».

Riguardo ai nomi caldi, Pagni ha spiegato la situazione di Vuthaj, un obiettivo sfumato per motivi personali: «Vuthaj aveva un accordo con me e con il presidente, ma per esigenze familiari ha dovuto avvicinarsi a casa. Con noi lui e la sua famiglia sono stati corretti, ed è andato a giocare vicino casa». Sulla possibile trattativa per Battista, Pagni ha mostrato rispetto per la società detentrice del cartellino: «Battista l’ho avuto a Taranto e a Terni: è un giocatore della Virtus, società con cui abbiamo ottimi rapporti. Proprio per questo non mi sembra corretto parlarne ora, bisogna seguire i giusti passaggi».

I nuovi volti e l'importanza del collettivo

Il DS ha espresso grande soddisfazione per gli innesti che si sono già visti in campo, a partire dal reparto offensivo: «Trombino è forte: viene da quindici gol segnati da gennaio nello scorso campionato ed è un attaccante che completa un pacchetto offensivo già importante». A centrocampo, il contributo sarà muscolare e tattico: «Incerti ha fatto due o tre assist, è ancora al 50%, ma rompe la linea e quando troverà la condizione giusta darà la muscolarità che mancava a questo centrocampo». Particolare apprezzamento è stato riservato a Zampa: «Mi dispiace per Zampa, non so cosa si sia fatto, ma è un vero “cagnaccio”: era secondo in classifica e lo abbiamo praticamente strappato alla sua società».

Pagni ha voluto infine smorzare ogni voce di divisione interna, ribadendo la totale sintonia tra le componenti del club. «Non abbiamo ancora fatto nulla, siamo solo all’inizio. Stiamo lavorando in piena sintonia con Bitetto e, visto che ogni tanto arrivano voci e notizie fuorvianti, ci tengo a chiarire che qui si lavora tutti insieme. Non esiste il singolo: ci siamo messi tutti in gioco, me compreso. La linea è una sola: insieme dobbiamo riprenderci quello che ci è stato tolto».

Chiusura d'anno all'insegna della concretezza

Guardando alla conclusione del girone di andata, Pagni invita a una mentalità pratica e orientata al breve termine, seguendo una metafora evocativa. «Dobbiamo ragionare come i giapponesi: chiodo su chiodo. Oggi abbiamo messo un chiodo, ora pensiamo alla prossima trasferta. Non guardo nemmeno i risultati delle altre partite», ha concluso il DS, ringraziando società e ragazzi per aver gestito le tante assenze. «Sono contento, ma non appagato: sono sempre affamato di vittorie».


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