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Brindisi, Righi svela l'aiuto inatteso: «L’Onorevole D’Attis è una persona fondamentale, non vi nego che ci sta aiutando»

di Redazione Notiziario del Calcio

Una lunga e articolata conferenza stampa ha visto protagonista il direttore sportivo del Brindisi, Emanuele Righi, che ha offerto un quadro completo della situazione societaria, finanziaria e tecnica del club. Il DS ha difeso con vigore la solidità del Brindisi, elogiando la serietà gestionale e chiudendo, almeno per il momento, la porta a ulteriori colpi di mercato.

Righi ha esaltato la struttura che sostiene il progetto biancazzurro, sottolineando la correttezza e la puntualità negli impegni assunti. "Fino a questo momento siamo in una società di grandissimo valore. Nessun tesserato può dire nulla sul club, siamo sostenuti e pagati regolarmente."

A riprova di tale serietà, il DS ha fornito un dettaglio preciso sulle scadenze: "Ieri abbiamo pagato a tutti i nostri giocatori il mese di novembre. Siamo una società corretta, che rispetta le tempistiche." Righi ha poi voluto citare un membro chiave, spesso lontano dai riflettori: "Vorrei citare Marco Dova che è uno dei soci di cui si parla poco, ma è l’architrave di tutto."

L’impegno economico è stato necessario anche per la costruzione della squadra, considerando la categoria: "Abbiam preso calciatori pagandoli il 20/30% in più del loro costo, perché altrimenti non sarebbero venuti in Eccellenza."

Il tema più atteso era il calciomercato e, su questo fronte, Righi è stato categorico. Non ci saranno, al momento, stravolgimenti nella rosa. "Il Brindisi ha già operato, tenderei ad escludere altri arrivi."

Nonostante i desideri del tifo, che vorrebbe un rinforzo in mediana, il DS ha espresso fiducia nei giocatori a disposizione: "I tifosi vogliono un centrocampista ma sinceramente riteniamo di avere giocatori in rosa che possono sopperire a questa mancanza."

Righi ha poi sollecitato pubblicamente il difensore Bernaola, dal quale si aspetta di più: "Bernaola deve dare di più, non abbiamo ancora visto tutto il suo potenziale. È in crescita rispetto all’inizio del campionato." Inoltre, ha ricordato la presenza di Scoppa, di cui il club ha "ereditato il contratto, un contratto importante."

Righi ha svelato i retroscena di due operazioni importanti. Riguardo all'attaccante Sanchez, è stato rivelato che l'interesse era sorto già in estate: "Juanito è un giocatore importante, viene da un club prestigioso come l’Heraclea. Lo seguivamo già in estate, quando abbiamo capito di avere l’opportunità di prenderlo abbiamo avviato subito i contatti. Il Brindisi non è stato immobile, magari ha fatto trattative senza farlo sapere."

Per quanto riguarda il portiere Langone, il rientro dall'infortunio è imminente, ma la situazione nel reparto è considerata sotto controllo. "Langone è prossimo al rientro dall’infortunio. Abbiamo scelto di far giocare Gori, se andiamo a fare il conto siamo in tanti nel reparto."

Infine, il direttore ha voluto ringraziare una figura istituzionale per il sostegno fornito: "C’è una figura molto importante per noi, l’Onorevole D’Attis," ha confessato. "Nei momenti di difficoltà a noi serve tanto, non vi nego che ci sta aiutando. Lo cito con cuore sincero. È una persona fondamentale per il calcio a Brindisi. Non mi sembra abbia vari interessi, lo segue perché soffre emotivamente tanto per la squadra."

Sull'andamento in campionato, il DS ha fornito una valutazione che privilegia il pragmatismo. "Abbiamo vinto delle partite non giocando bene e ho visto tutti molto felici. Abbiamo perso delle partite giocando bene ed erano tutti tristi. Alla fine conta vincere, è vero che possiamo giocare meglio."

L'arrivo di Sanchez potrebbe inoltre portare a modifiche tattiche, sebbene non nell'immediato, data la vicinanza di impegni cruciali. "Con l’arrivo di Sanchez potrei anche aspettarmi un cambio modulo, non so i tempi perché adesso abbiamo tre partite importantissime. Il mister è conscio di avere una squadra forte a disposizione."

In chiusura, Righi ha lanciato una stoccata alle squadre che ricorrono a drastiche manovre correttive: "Le squadre che fanno rivoluzioni, cambiando giocatori e allenatori mi fanno un po’ paura."


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