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Svincolati - E. Campania, l'ex Manfredonia Brunetti in cerca di una nuova sfida

di Stefano Sica

Per lui è il debutto assoluto al raduno dell'Equipe Campania, essendosi aggregato per la prima volta al gruppo di stanza al "Vallefuoco" di Mugnano. Galeotta fu l'amicizia col capitano della Paganese, un perno storico del ritiro. "Qui sono amico di Giuseppe Esposito e mi ha fatto piacere ritrovarlo. Poi ho conosciuto Antonio Trovato e tutti i membri dello staff e mi sono sentito subito a casa. Sono contentissimo di aver fatto questa scelta, qui c'è una atmosfera di grande professionalità e pulizia morale". Da lunedì 8 luglio Lucio Brunetti, classe 2004, non ha saltato finora un solo giorno di lavoro e domani pomeriggio (ore 18) prenderà parte anche al settimo test congiunto in programma nel fortino del S. Maria la Carità. Nella sua testa rimbombano ancora gli applausi dei 100 spettatori presenti al "Mario Mitola" di Candela per l'allenamento sostenuto ieri pomeriggio dall'Equipe gruppo Napoli con l'Heraclea. La sua sassata a giro finita sotto l'incrocio dei pali difficilmente sarà dimenticata da quelle parti. "E pensare che ho fatto gol da terzino sinistro, circostanza che però mi ha consentito di portarmi la palla sul mio piede forte - precisa il difensore napoletano -. In realtà io sono un terzino destro che in carriera ha avuto diverse evoluzioni tattiche". E il suo percorso parla di Primavera del Pontedera, con cui ha partecipato anche alla Viareggio Cup nel 2022 scendendo in campo contro Inter, Genoa e Spal da titolare. In quelle circostanze è stato impiegato da centrale difensivo. "Ed è così che nasco calcisticamente - rivela Brunetti -. Poi col tempo, già all'Agnonese, ho iniziato a fare il terzino destro o il quinto di centrocampo, fino ad essere utilizzato da braccetto destro. Lo scorso anno a Manfredonia, inizialmente, giocavo con regolarità e lo facevo da terzino destro. Poi inspiegabilmente sono scivolato nelle gerarchie dopo una gara non disputata per squalifica". A dicembre l'addio per cercare maggiore spazio altrove. Un'esigenza inderogabile soprattutto per chi aveva dimostrato di non meritare di essere messo così velocemente da parte. E si aprono le porte del Castelnuovo Vomano in Eccellenza. "Ma non è stata un'avventura esaltante, per tanti motivi. Ascoltai un consiglio che poi non si rivelò felice", puntualizza. Ora l'Equipe Campania per voltare totalmente pagina, fare un'esperienza nuova e tornare a sentire ancora profumo di grande calcio. "Finora ho sempre giocato e sono molto soddisfatto di come vanno le cose - dice -. Non ho perso le mie doti di versatilità, anzi, l'ultima volta a Candela che sono stato messo a sinistra - compito per me inedito - direi che è andata bene. Ora cerco solo una nuova sfida che mi appassioni e che mi consenta di mettermi in mostra perché so quello che posso dare. Qui all'Equipe ho ritrovato la forma migliore e, in più, ho avuto modo di imparare da tanti big che si sono allenati qui a Mugnano. Sto lavorando duramente perché voglio rientrare più forte di prima. E posso assicurare che chi avrà fiducia in me non se ne pentirà". 


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