.

Pipolo: «Offerte dalla D e dall'Eccellenza. Posso ricoprire ogni ruolo a centrocampo»

di Antonio Sala

Quella vittoria del campionato con la Gelbison nel 2021 non potrà mai dimenticarla. Sia perché arrivò a coronamento di un'avventura quadriennale che lo portò ad accumulare 80 presenze diventando uno dei beniamini dei tifosi rossoblù.

Sia perché fu per i cilentani un traguardo storico che li traghettò per la prima volta tra i professionisti. Poi il passaggio al Lavello, quel maledetto infortunio al crociato e una serie di ostacoli che tuttavia non ne hanno scalfito l'entusiasmo e la voglia di reagire, anche solo per un fatto di orgoglio, a tutte le avversità. Simone Pipolo torna all'Equipe Campania dopo diversi anni e lo fa stavolta per riprendere un percorso interrotto da troppe vicissitudini che, adesso, sono finalmente alle spalle.

"Ciò che mi preme sottolineare è che fisicamente sto benissimo e ho pienamente recuperato da quel brutto infortunio al ginocchio nel quale sono incappato ai tempi del Lavello - chiarisce il centrocampista classe 2000, originario di S. Lucia a Napoli -. E non da oggi, visto che nello scorso mercato di riparazione fui tesserato dal Gladiator. Lì, pur non facendo presenze, mi sono sempre allenato con costanza venendo regolarmente convocato per gli impegni ufficiali. Qualche contatto con alcuni club di D in verità c'è stato, mi vogliono anche in Eccellenza. Ma è necessario fare chiarezza sul mio stato fisico: non potrei stare meglio, non ho alcun tipo di problema e, anzi, il ritiro con l'Equipe mi sta aiutando ad arrivare molto velocemente ad un buon livello di forma".

Prova ne è che mister Rinaldis ti sta utilizzando in diversi test congiungi, al momento da interno

"Però in realtà posso ricoprire ogni ruolo a centrocampo, pur essendo tendenzialmente un incontrista. Ma quando ho fatto il play credo di essermi ben disimpegnato. Sono in credito con la fortuna e questo è innegabile. Ho vissuto anni splendidi alla Gelbison, ne sono stato anche capitano l'anno della promozione, la mia carriera sembrava in discesa. Poi quell'infortunio ha frenato tutto sul più bello, quando ero arrivato quasi a 100 presenze in D. Però piangersi addosso non sarebbe giusto se penso ai tantissimi colleghi che hanno avuto la mia stessa disavventura. Ora ho solo voglia di lavorare e sento che il mio momento sta per arrivare. Questo grazie anche all'Equipe che è una vera e propria famiglia qui nel ritiro di Mugnano. Tutti, a partire dallo staff per proseguire coi compagni, mi aiutano a stare bene innanzitutto psicologicamente. C'è grande disponibilità da parte di tutti e grande professionalità nell'organizzazione. Ringrazio Antonio Trovato per l'ospitalità e tutti quelli che mi stanno permettendo di mettermi in evidenza e di dimostrare che ormai sto bene e quasi al 100% della forma". 


Altre notizie
PUBBLICITÀ