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Berrettini: "Flop delle Under? Servono selezionatori, non tecnici"

di Massimo Poerio
Fonte: tmw

Si sono appena conclusi gli Europei Under 17, confermando come il movimento francese sia in rampa di lancio. I transalpini hanno alzato il trofeo, superando la Germania in finale. E l'Italia? Eliminata ai quarti di finale proprio dalla Francia non parteciperà ai prossimi mondiali Under 17, avendo perso anche lo spareggio decisivo contro la Croazia. Ai microfoni di Tuttomercatoweb parla Paolo Berrettini, storica figura delle nazionali giovanili e ct che ha portato l'Under 19 a vincere gli Europei di categoria, nel 2003. Attualmente selezionatore delle nazionali giovanili del Congo, assistito da Fabrizio Cesana, Berrettini segue ancora con grande interesse le vicende degli azzurrini e commenta: "Non è possibile che ancora una volta le nostre Under 17 e Under 19 siano fuori sia dagli Europei che dai Mondiali. Da quando sono andato via io non siamo più riusciti a vincere una medaglia d'oro e se è passato tutto questo tempo qualche problema ci deve pur essere".

Ha qualche colpa, nello specifico, la FIGC?

"Non direi, perché sotto il profilo dell'organizzazione è da 10. Ti mette a disposizione tutto per lavorare al meglio e non possiamo certo imputare nulla alla Federazione".

Colpa quindi dei gestori delle giovanili

"Non ho capito la scelta di chiamare Arrigo Sacchi, che è stato sì un grande tecnico, ma che si permette di criticare tutto e tutti. Come se solo le sue idee siano giuste. E allora dovrebbe spiegarci: perché è uscito dalla Federazione dopo tre anni e dopo aver promesso di stravolgere, vincere e fare un grande settore giovanile? Ha lasciato questo sistema in balia delle onde".

L'Under 17, c'è da dire, è stata eliminata dai campioni d'Europa. C'è stata molta sfortuna, insomma

"Ha fatto un buon cammino e purtroppo basta una partita per essere fuori. Ma ricordiamoci che siamo l'Italia e bisogna andare fino in fondo. A mio avviso c'è un problema non troppo considerato: più che allenatori servono selezionatori. Perché i giocatori bisogna saperli scegliere, senza guardare in faccia nessuno. Vedo invece che i migliori ragazzi non vengono presi e questo non è possibile".

Lo stesso Sacchi ha lanciato il campanello d'allarme dei troppi stranieri nei settori giovanili

"Quello non è un problema reale, perché ci sono sempre stati. Quando io ho vinto gli Europei Under 19 gli stranieri c'erano già. I giovani italiani bravi ci sono. Ripeto, bisogna saperli selezionare. I risultati attuali sono sotto gli occhi di tutti: si è fallito ovunque. Vedo anche Bertotto, che ha rassegnato le dimissioni da ct della Rappresentativa di Lega Pro dopo un anno. Non si può entrare in un sistema di Nazionali e andar via dopo un anno. O ci credi o non ci credi".


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