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Panico: “In Ucraina uno dei miei gol più importanti, abbiamo dimostrato carattere”

di Davide La Rocca

La firma sulla finale del play off Mondiale non poteva che essere la sua. Ancora una volta Patrizia Panico ha dimostrato che per entrare nella storia non basta collezionare gol e presenze e che un vero capitano sa invertire la rotta quando la sua squadra rischia di andare alla deriva. E così, quando i supplementari erano ormai nell’aria, si è avventata sulla corta respinta del portiere ucraino, realizzando una rete che avvicina la Nazionale al Mondiale di Canada 2015: “Uno dei miei gol più importanti – confessa il giorno dopo tornando a parlare dei novanta minuti di Lviv – perché ha messo al sicuro il passaggio alla finale”. Da 2-0 a 2-2, dallo spettro dell’eliminazione alla dolce attesa di conoscere quale sarà l’avversario che affronteremo in finale a fine novembre (il 22 o il 23 l’andata, ritorno in Italia il 26 o il 27).
A Rotterdam questa sera sapremo se l’ultimo ostacolo sulla strada che porta in Canada sarà l’Olanda o la Scozia, con le olandesi favorite dopo il successo per 2-1 nella gara d’andata: “La Scozia è una buona squadra e mi stupisce che stia facendo gli spareggi. Se dovessi proprio scegliere preferirei affrontare l’Olanda: giocano più palla a terra e noi soffriamo di più un calcio fisico. E poi la Scozia ha delle individualità che fanno paura”. Una paura che ieri l’Italia si è scrollata di dosso nella ripresa, con una reazione d’orgoglio che lascia ben sperare per il futuro: “Dobbiamo temere più noi stesse che gli avversari – avverte il bomber azzurro - a volte ci complichiamo la vita da sole. Ieri non abbiamo fatto una grande prestazione, l’Ucraina è una squadra che non ti fa giocare bene e lo avevamo visto anche all’andata, quando dopo aver trovato il vantaggio non eravamo riuscite ad archiviare la pratica. Stavolta la partita si è messa per loro nel migliore dei modi, siamo state brave a non mollare e abbiamo mostrato grande carattere”.
Cuore e grinta sono due ingredienti fondamentali per una squadra che a 15 anni dal Mondiale statunitense vuole tornare a tutti i costi a disputare la fase finale di un Mondiale. Per farlo avrà bisogno ancora una volta del sostegno dei tifosi: “Non guadagniamo miliardi, siamo ragazze semplici. Molte di noi studiano, altre lavorano, giochiamo solo per passione e spero che questo possa essere un aspetto trainante per poter contare sull’affetto del pubblico, che già a Rieti ci è stato vicino. Poi è evidente che l’entusiasmo lo crei con le vittorie e per vincere in finale sarà fondamentale anche una crescita dal punto di vista fisico. Siamo alla terza giornata di campionato e non possiamo essere al 100% della condizione, ma tra un mese dovremmo stare meglio”.

 


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