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Spadafora duro: «Riforma dello sport rinviata al 2024 ma...»

di Ermanno Marino

Amareggiato a dir poco l'ex ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Ed il motivo è lui stesso a spiegarlo in un lungo post pubblicato sul suo profilo facebook.

Queste le parole di Spadafora: «Il Senato, con un emendamento di Forza Italia, che ha avuto l’ok della Sottosegretaria Vezzali, e ahimè votato nella confusione generale dalle stesse forze politiche che l’avevano approvata, ha buttato al vento anni di lavoro che avevano coinvolto tutte le forze politiche. Si poteva e doveva migliorare la Riforma, a partire dalle tanto attese norme sui lavoratori sportivi; si potevano trovare altri fondi (oltre ai 100 milioni già stanziati) per evitare di gravare con i nuovi contratti su ASD e SSD in questo momento così complicato. Ma nella Riforma sono presenti anche tante altre norme su cui eravamo tutti d’accordo, compreso il mondo sportivo. Rinviare al 2024 significa scegliere di non occuparsene, chiedere ad altri di farlo, perché a marzo del 2023 finisce questa Legislatura e verosimilmente nel 2024 neppure la Sottosegretaria Vezzali ricoprirà ancora questo ruolo. È un gesto contro il mondo dello sport e, in particolare, contro i lavoratori sportivi. Spero che la Sottosegretaria Vezzali convochi quanto prima un tavolo di maggioranza su questo tema e che con un emendamento alla Camera si possa rimediare».


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