Liverpool, caso Chiesa: l'ambientamento in Premier è un incubo
L'avventura di Federico Chiesa al Liverpool sta assumendo contorni preoccupanti. L'attaccante italiano, arrivato con grandi aspettative, ha finora collezionato solo tre presenze per un totale di 78 minuti: uno in Champions League, diciotto in Premier League e cinquantanove in FA Cup. Un bottino decisamente magro per un club che ha già disputato dieci partite ufficiali.
La situazione non sembra migliorare: l'ex juventino salterà anche la sfida contro il Lipsia per infortunio, aggiungendo un'altra assenza a un bilancio già pesante che conta sei mancate convocazioni e una panchina contro il Bournemouth.
Il momento delicato dell'azzurro è stato commentato anche dal tecnico del Liverpool, Arne Slot: "La sua assenza dal ritiro lo ha lasciato indietro, soprattutto ora che sta passando a un campionato che opera a un'intensità maggiore della Serie A. Quel salto di intensità rappresenta una sfida per lui per eguagliare i livelli di forma fisica dei suoi compagni di squadra. È sicuramente una grande delusione vederlo così poco coinvolto nell'allenamento. Provo sinceramente dispiacere per lui, ma con un contratto a lungo termine in atto, continuiamo a sperare che contribuirà in modo significativo una volta che sarà completamente in forma. Sfortunatamente, il suo nome è apparso nella lista dei titolari solo una o due volte finora".
Il rischio concreto per Chiesa è quello di un'involuzione, specialmente dal punto di vista mentale. L'attaccante viene da una stagione non brillante, un Europeo sottotono e un'estate complicata alla Juventus, dove si è sentito poco valorizzato sotto la gestione di Thiago Motta. La chiave per uscire da questa situazione sembra essere solo una: tornare in campo al più presto e dimostrare il proprio valore, anche se l'attuale condizione fisica non aiuta in questo processo di riscatto.