Gravina: «Il Napoli ha meritato lo Scudetto. Ripescaggi in C? La priorità va...»

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha tenuto una conferenza stampa al termine del Consiglio Federale odierno, affrontando diversi temi caldi del calcio italiano, dalla celebrazione dello Scudetto del Napoli alle polemiche arbitrali, fino alla complessa situazione del Brescia.
Congratulazioni al Napoli campione d'Italia
Gravina ha voluto innanzitutto celebrare il successo del Napoli, sottolineando come la vittoria sia stata pienamente meritata: "È stato un consiglio snello e veloce, ma sempre propositivo a 360 gradi. Come sapete abbiamo voluto rivolgere le congratulazioni così come fatto nel giorno della vittoria dello Scudetto al presidente De Laurentiis, l'ho chiamato per la vittoria e per gli auguri del suo compleanno. Ha ricevuto un regalo insolito, è stato un campionato molto bello e avvincente. Come tutta la città di Napoli ha festeggiato certifica come il calcio sia particolarmente vissuto e sentito, per noi coltivare questa passione è fondamentale. Complimenti al Napoli, quando si vince un campionato di 38 partite significa che lo si è meritato".
Il numero uno della Federazione ha precisato il suo ruolo istituzionale riguardo alle celebrazioni: "Sono sette anni che sono presidente della FIGC, ci sono state diverse squadre in questi anni che hanno vinto campionati. Sono contento che il Napoli abbia vinto due dei suoi quattro Scudetti negli ultimi tre anni, non ho mai partecipato alla premiazione e non parteciperò alla visita al Santo Padre. Ho avuto modo di gioire, perché quando vince una società che ha meritato di vincere un campionato così difficile come quello italiano bisogna solo rivolgere le congratulazioni. Questo ho fatto ad Aurelio De Laurentiis, a Conte e a tutti i calciatori, alcuni fanno anche parte del gruppo squadra azzurro".
La questione Brescia: tempi e procedure chiariti
Uno dei temi più delicati affrontati dal presidente federale è stata la situazione del Brescia, spesso oggetto di critiche sui tempi di intervento degli organi competenti. Gravina ha fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi: "Ho voluto rappresentare i dati fattuali della situazione Brescia, una situazione a noi molto chiara e molto strumentalizzata, rappresentata con false rappresentazioni della realtà e questo lo dice lunga sulle modalità con cui si mascherano alcune lacune nel nostro paese. Vengono additate responsabilità a chi non ne ha, anzi questa è stata l'ennesima occasione per dimostrare la grande competenza degli organi federali che con grande celerità hanno esercitato le norme che regolano il nostro calcio".
Il presidente ha ricostruito cronologicamente la vicenda per smentire le accuse di lentezza: "La segnalazione è del 16 maggio, ma nessuno ha voluto evidenziare come in meno di 48 ore si sia arrivati prima alla segnalazione della Covisoc poi alla decisione della Procura. C'è stata un'attenta analisi del materiale a disposizione, il tutto nasce però dal 17 febbraio. Se qualcuno pensa che sia stato fatto per agevolare terzi soggetti dice una menzogna, il tutto nasce da una segnalazione Covisoc che ha ravvisato un'atipicità nei pagamenti. Il 28 febbraio ci siamo confrontati con l'Agenzia delle Entrate, il 29 aprile c'è stato un sollecito della Covisoc e la risposta è arrivata il 16 maggio".
Calendario delle scadenze per la Serie B
Gravina ha delineato il calendario delle prossime scadenze per le società coinvolte nella vicenda: "Il 29 maggio ci sarà poi la prima decisione del Tribunale Federale e in base a quello che si verificherà in seguito ci saranno delle date condivise dalla Lega Serie B e proposte dal Consiglio per il 15 e il 20 giugno. Le quattro squadre coinvolte potranno effettuare la fideiussione entro il 24 giugno per l'iscrizione ai campionati, mentre per le altre società ci sarà il termine perentorio del 6 giugno".
Il presidente ha espresso fermezza sul rispetto delle regole: "Spero che non ci siano altre proposte con Serie B a 22, 23 o 24 squadre. Ci sono delle regole nel nostro calcio e spero che tutti le possano rispettare, è inutile continuare a sventolare modalità per distrarre l'attenzione di chi ama il calcio italiano. I playout, salvo valutazioni diverse che farà la Lega Serie B, si giocheranno il 15 e il 20 giugno".
Seconde squadre e ripescaggi
Un passaggio importante della conferenza ha riguardato le modalità di gestione delle seconde squadre nei processi di ripescaggio. Interrogato specificamente sul Milan Futuro, Gravina ha chiarito: "C'è una norma che regola questo. Il Milan Futuro verrà trattato come seconda squadra e non partecipa al processo di riammissioni, si rimette in coda all'interno del gruppo delle seconde squadre. Se ci fosse un vuoto organico di quattro squadre, la prima ripescata sarebbe una seconda squadra, la seconda spetterebbe alla Serie D, la terza a una ripescata dalla Serie C, la quarta sarebbe nuovamente una seconda squadra".
Riguardo alle altre società di Serie A interessate a creare seconde squadre, oltre all'Inter, Gravina ha precisato: "Io non lo so, sappiamo sicuramente dell'Inter perché ce l'ha comunicato in consiglio federale il presidente dell'Inter. Avevamo ipotizzato di fare un'ammissione a prescindere, anche correndo il rischio di un sovraffollamento in Serie C. Sappiamo che l'Inter ha lavorato concretamente per una seconda squadra, al momento non ci sono state altre segnalazioni alla Federazione".
Solidarietà alla classe arbitrale
Tra i temi affrontati anche le recenti polemiche che hanno coinvolto il designatore arbitrale Rocchi. Gravina ha espresso piena solidarietà: "L'ho sentito e lo vedrò domani. Massima solidarietà da parte mia e della Federazione, come ho detto a Rocchi e me ne assumo tutte le responsabilità ogni fine stagione quando c'è qualcuno che soffre ricorre in manifestazioni di questo tipo. Rocchi è stato il primo a chiedere chiarimenti su questa fattispecie, si è aggregata immediatamente l'AIA. Da noi le regole valgono per tutti, siamo convinti della totale buonafede di Gianluca Rocchi, poi conosciamo le dinamiche del nostro mondo. Sono dinamiche che non fanno bene alla classe arbitrale e mi dispiace da morire, ma c'è piena fiducia da parte nostra verso la classe arbitrale".
Sguardo alle competizioni europee
In chiusura, un pensiero è andato alla finale di Champions League che si disputerà a Monaco, con il presidente che ha espresso il suo sostegno alle squadre italiane impegnate nelle competizioni europee: "Monaco è una tappa importante per il calcio italiano, così come poteva esserlo per la Lazio l'Europa League perché vista la finale credo che la Lazio meritasse di arrivare a quella finale. Siamo dispiaciuti anche per la Fiorentina, mentre ho gioito per l'Atalanta lo scorso anno e per la Roma di Mourinho a Tirana. Qualcuno pensa che io possa tifare per le straniere, ma purtroppo non ce la faccio".
Le dichiarazioni di Gravina offrono uno spaccato completo delle questioni che animano il calcio italiano in questo momento, dalla gestione delle crisi societarie alla valorizzazione dei successi, sempre nel segno della trasparenza e del rispetto delle regole federali.