Attentato ISIS a Bruxelles: ci sono conferme dei morti. Sospesa la partita Belgio-Svezia
Nel centro di Bruxelles, poco dopo le 19, un uomo armato di kalashnikov ha aperto il fuoco sul boulevard d'Ypres, causando la morte di due persone di nazionalità svedese. Si sospetta che fossero tifosi venuti per assistere alla partita Belgio-Svezia prevista per quella sera, la quale è stata successivamente sospesa.
Nei video girati da passanti e diffusi in rete, si può vedere l'attentatore arrivare in scooter, indossando un gilet arancione, prendere il mitra e gridare "Allah Akhbar". Insegue le due vittime all'interno di un edificio, quindi torna in strada e spara verso le auto, ferendo altre persone all'interno di un taxi. Successivamente, fugge nuovamente in scooter ed è ancora in fuga.
L'ambasciatrice italiana in Belgio, Federica Favi, ha confermato che al momento non ci sono cittadini italiani coinvolti nell'attacco di Bruxelles.
In un video di rivendicazione su Facebook, l'autore dell'attentato sembra proclamare la sua appartenenza allo Stato Islamico e si vanta di aver ucciso "miscredenti" come rappresaglia per i musulmani. Dichiarando che "si vive e si muore per la religione," sostiene di aver sparato alle due persone "per vendicare i musulmani".
Inoltre, l'attentatore ha annunciato che si sta dirigendo verso lo stadio King Baudouin, secondo quanto riferito dai media belgi.
Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha ordinato un rafforzamento dei controlli alla frontiera tra la Francia e il Belgio in risposta all'attacco.
Nel video, l'attentatore afferma: "Mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso due svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". Tuttavia, il video non è stato autenticato.
L'attacco è avvenuto nelle vicinanze di Place Sainctelette, tra Boulevard d'Ypres e Boulevard du Ninième de ligne. La polizia e le ambulanze sono state rapidamente dispiegate sul luogo dell'attentato.
Diverse personalità europee hanno condannato l'attacco, tra cui la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, il sindaco di Bruxelles-Capitale, Philippe Close, e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.