Addio a Glauco Di Benedetto: ex calciatore di Spal, Paganese, Salernitana ed Alessandria
Il mondo del calcio friulano piange la scomparsa di Glauco Di Benedetto, spentosi a 72 anni nella sua abitazione di Passons. Una vita dedicata al pallone, prima come giocatore e poi come dirigente di successo.
La sua carriera calcistica iniziò grazie all'intuizione di Bruno Zorzi, che lo segnalò al presidente della Spal Paolo Mazza. Ancora minorenne, Di Benedetto lasciò Udine e l'istituto Marinoni per trasferirsi a Ferrara, dove non solo debuttò in Serie B ma trovò anche l'amore della sua vita, Patrizia, che sarebbe diventata sua moglie. La sua carriera da calciatore lo portò a vestire anche le maglie di Salernitana, Alessandria e Bancoroma.
Rientrato in Friuli a trent'anni, intraprese la carriera di allenatore ottenendo subito un importante successo: guidò gli Allievi del Comitato provinciale udinese alla conquista del titolo regionale, riportando il trofeo in Friuli dopo dieci anni di digiuno. Seguirono esperienze con Monfalcone, Julia Cavalicco e Bujese.
Ma è stato nel ruolo di direttore sportivo del Tavagnacco femminile che Di Benedetto ha lasciato il segno più profondo. Sotto la sua gestione, il club friulano ha raggiunto traguardi storici: due Coppe Italia consecutive (2013 e 2014), la partecipazione a due edizioni della Champions League femminile e un campionato che ha visto la squadra sfiorare lo scudetto.
Un percorso che ha contribuito a rendere il Tavagnacco una delle realtà più importanti del calcio femminile italiano e Di Benedetto uno dei dirigenti più rispettati del settore.