Zoom sulle retrocesse dalla Lega Pro, situazioni e sviluppi di mercato

Ripartire con una D di mezzo.
22.08.2014 14:15 di Daniele Manuelli   vedi letture
© Foto Alessandro Pignalosa
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La nuova Lega Pro ha portato nella scorsa stagione all'eliminazione di 18 squadre che sono scese in serie D dal piano di sopra. Ci sono stati casi con vittime illustri ed altri di un ritorno alle origini dopo una sola apparizione. Una citazione la merita sicuramente il Castel Rigone. Dimenticata l'amara retrocessione con al timone l'ex Napoli, Juve, Torino Luca Fusi, il patron Cucinelli ha deciso di non iscrivere la squadra per dedicarsi a un progetto sportivo e sociale. Nel borgo di Solomeo (Pg), sede delle proprie attività, darà vita all'Oratorio Laico Contemporaneo, una grande scuola internazionale e multietnica di calcio maschile e pallavolo femminile per bambini/e dai 6 ai 12 anni. L'iniziativa, mira a creare un luogo per i giovani in cui possano trascorrere una parte del loro pomeriggio fra sport e ricreazione, condividendo gli stessi ideali di bellezza, rispetto, dignità e umanità.
Riparte con un progetto ambizioso il Rimini Calcio. Non è riuscito al giovane presidente Fabrizio de Meis, la cosiddetta impresa. Entrato a stagione in corso, ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte a una rosa ampia e a un volume di affari che di certo non alleggeriva il portafoglio. De Meis, dopo la retrocessione, ha preferito concentrarsi su una rosa competitiva per la serie D chiamando al timone l'ex trainer dell'Ischia Campilongo e il direttore sportivo Ivano Pastore. In campo ad accendere i fari ci penserà Adrian Ricchiuti che dopo cinque anni è ritornato nella sua terra adottiva. Oltre a lui da tenere sott'occhio l'attaccante Gambino, l'esterno Masini e l'ultimo arrivato, il portiere Barasso, un passato in B col Genoa.
A Cuneo l'idea del ripescaggio non è passata neppure per la mente al patron Rosso che ha deciso d'impostare il nuovo corso affidandosi al tecnico della Berretti Riccardo Milani. La piazza è stata accontentata dal ritorno in biancorosso del difensore Carretto e dall'attaccante brasiliano Franca, protagonista nell'ultima stagione con la maglia del Rapallo Bogliasco. Ripartono dopo un'annata deludente anche i cugini del Bra. Il presidente Germanetti ha deciso di affidarsi a un nuovo staff tecnico e direttivo. In campo come chioccia d'esperienza -a guidare i più giovani arrivati dalla squadre limitrofe- ci sarà Chiazzolino (un passato per lui a Campobasso). Da segnalare anche il colpo Rolandone, un passato per lui da protagonista tra le file del Bellaria. La Pergolettese ha salutato il ritorno in panchina di Venturato, artefice nel 2013 della promozione in Seconda Divisione, e affida il ruolo di direttore sportivo all'ex capo degli osservatori della Cremonese Fabrizio Urmi. Diversi gli arrivi di spessore, l'obiettivo è di ritrovare anche il feeling con la propria tifoseria. A Castiglione sale in poltrona l'ex ufficio stampa Ernesto Valerio. Abruzzese, 31 anni, per lui si tratta della prima esperienza come presidente. In panchina siederà Alessio Del Piano che dall'Olginatese si è portato dietro diversi scudieri. La Virtus V. Verona del presidente-allenatore Fresco riparte da zero, diversi i calciatori che hanno trovato ingaggio in Lega Pro, stessa cosa per il Bellaria che in panchina si affida all'ex giocatore del Chievo Verona Mauro Antonioli. Quest'ultimo negli ultimi due anni ha guidato con discreti risultati la Berretti del Santarcangelo Calcio. Progetto ambizioso con tanti giovani della zona e con Bernacci a fare da esempio.
Con malumore, dovuto al mancato ripescaggio, il Delta Porto Tolle emigra a Rovigo. In panchina è promosso Luca Tiozzo, mentre la direzione sportiva è stata affidata a Fabio Artico. In Toscana si muovono Gavorrano e Poggibonsi. I rossoblu si sono assicurati le prestazioni di alcuni giocatori importanti per la categoria come Capone e Zizzarri mentre il Poggibonsi punta al rilancio con una rosa imbottita di giovani. Linea verde sposata anche ad Aprilia dove hanno lasciato il diesse Rosina e l'allenatore Ferrazzoli, mentre Arzanese, Chieti ed il Sorrento del "pampa" Sosa si accontenteranno (si fa per dire) di studiare la categoria per poi puntare con una programmazione efficiente al ritorno tra i professionisti, anche se la palla è rotonda, quindi mai dire mai.