Fermana, Ispas: "Non aspettavo una stagione così. Futuro? Spero di continuare qui"

27.04.2017 22:01 di  Marta Bitti   vedi letture
Fermana, Ispas: "Non aspettavo una stagione così. Futuro? Spero di continuare qui"

Per la prima volta a presentarsi davanti ai taccuini dei giornalisti in casa Fermana, è il terzino rumeno classe 1998 Florin Ispas. Da tre anni in Italia, Alexandru (è il suo secondo nome) vanta un papà allenatore professionista nella sua terra di origine (diverse esperienze per lui alla guida di Juniores prestigiose nella Serie B di Romania, Kuwait e Dubai).

Proprio lui fu il primo ad avviare al calcio il giovanissimo difensore che nel professionismo, al primo campionato tra i grandi, c’è arrivato in questa stagione con la maglia della Fermana.

“Sarò grato per sempre a questa Società che ha creduto in me e con la quale ho fatto tutta la trafila dal Settore Giovanile fino all’esordio in prima squadra – ha dichiarato Ispas, diciottenne educato e rispettoso, che oltre al calcio è iscritto al 4° anno di Ragioneria Turistica – anzi, i miei compagni di squadra mi prendono un po’ in giro dicendo che sono fortunato ad aver vinto il campionato al primo colpo”.

Un rapporto, quello con la Società di viale Trento e tutti i compagni, che è stato positivo sin da subito, sin da quando, lo scorso luglio, Ispas è stato aggregato al ritiro ed ha saputo conquistarsi spazio e rispetto garantendo sempre grandissimi impegno, dedizione e costanza:”Avevo iniziato sin dall’anno scorso ad allenarmi con la prima squadra, poi in estate è stato per me un grande piacere ed onore iniziare la stagione insieme al gruppo che avrebbe affrontato la Serie D. Ho cercato con la massima umiltà di farmi trovare sempre pronto e di ascoltare bene i consigli del Mister e dei compagni che mi spronavano sempre a stare sul pezzo e non mollare mai”.

In Romania, quando da ragazzino scendeva in campo agli ordini del papà allenatore (“Era durissimo, mi martellava e mi faceva lavorare più degli altri, ora mi segue ed è orgoglioso del mio percorso”), il suo ruolo non era quello attuale: Ispas nasce mediano, centrale o esterno, mentre in Italia a volte si è ritrovato a fare anche l’attaccante.

Fu un’intuizione del Mister della Juniores canarina della scorsa stagione Angelo Ceteraa portarlo a ricoprire la posizione attuale, che gli ha regalato tantissime soddisfazioni, rendendolo autore di una stagione da protagonista (dopo il portiere Valentini è il gialloblù che ha giocato più minuti), affrontata con il piglio del veterano ed una grande modestia.

“In estate, devo essere sincero, non mi aspettavo un anno così. Sono contento di aver fatto bene. Di questo devo ringraziare immensamente tutti i compagni che mi sono sempre stati vicini, anche se scherzando mi rimproverano di essere sempre troppo buono con gi avversari (rarissimi i falli commessi dal terzino che in stagione ha visto sfilare sulla sua fascia fior fiore di rivali, anche con diverse esperienze di professionismo alle spalle). Il mio pensiero costante, essendo uno tra i più piccoli del gruppo, è stato quello di rimanere sempre concentrato e umile, cercando di imparare da tutti, di sbagliare il meno possibile e di aiutare sempre il gruppo a portare a casa l’obiettivo. Sono molto grato a Mister Destro che sin dalla gara di esordio a San Nicolò ha dimostrato di credere in me mandandomi in campo alla prima partita e dandomi una grande fiducia. E’ stato lui a insegnarmi bene tutti i movimenti difensivi, la posizione da tenere in campo anche in rapporto al mio reparto e in relazione con gli altri, a spronarmi sempre a stare lucido e attento. Anche la scelta di affidare al mio piede i calci piazzati dalla destra è stato per me motivo di grande orgoglio e responsabilità (il classe 1998 è stato autore di ben 4 assist in stagione) – ha concluso Ispas - Io ho cercato di allenarmi sempre al massimo, dando tutto fino al triplice fischio. Alla vittoria del campionato abbiamo provato tutti una grande gioia: per questo obiettivo ci siamo impegnati tutti tanto e lo abbiamo meritato. Forse ancora non ci siamo pienamente resi conto dell’impresa che abbiamo fatto. Parlare di futuro ora è davvero presto, ma sinceramente sogno di continuare la mia avventura nel calcio con questi colori”.