Campodarsego, a Tamai per restare capolista

27.11.2015 21:00 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: federico franchin
Campodarsego, a Tamai per restare capolista
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Parola d’ordine testa bassa e pedalare. Domenica il Campodarsego va a Tamai e guai cullarsi sugli allori. Il primato in classifica non deve far perdere la dimensione ai ragazzi di Antonio Andreucci. “E’ normale che domenica scorsa si sia vissuto un momento positivo, che andava gustato, ma ora è giusto pensare ad altre cose”, osserva l’allenatore biancorosso Antonio Andreucci. “Il nostro campionato non contro il Venezia, ma cercare di migliorare e far parlare di noi stessi in maniera positiva. Dobbiamo dimostrare sempre di essere una buona squadra. In questi giorni ci stiamo allenando bene per affrontare il Tamai, squadra molto solida. Con la vittoria di mercoledì è salito a 23 punti e quindi nelle zone alte della classifica”. Il Tamai è una delle formazioni veterane della categoria. “E’ una squadra attrezzata con elementi importanti come il portiere Peresson, ex Bassano, i centrali Giacomini e Faloppa, quest’ultimo ex Real Vicenza quando allenavo io la squadra berica. In mezzo al campo attenzione a Petris, mentre davanti ci sono Diaw, che abbiamo cercato in estate, ma poi l’attaccante ha preferito rimanere vicino a casa, e Sellan. E’ quindi una compagine temibile, che sul suo campo ha già fermato il Venezia. Sta disputando un buon campionato, sono tantissimi anni che gioca in questa categoria, e quindi bisognerà essere bravi a giocare con compattezza e solidità. Servirà il miglior Campodarsego”. In settimana Antonio Andreucci ha intanto dato un messaggio ben preciso ai suoi ragazzi e all’ambiente. “Campodarsego è una piazza dove si sta bene e si può fare calcio in maniera perfetta, essendoci alle spalle una società molto seria. E’ però una piazza che è facile ad entusiasmi e l’entusiasmo può fare brutti scherzi. Dobbiamo ricordare sempre che le partite si giocano e si vincono sul campo e non con le parole. Siamo arrivati a questo punto con tanto lavoro e non con goliardate. In questi due anni abbiamo speso sul campo tanto sudore. Sono due stagioni che i ragazzi lavorano ogni giorno con impegno per far bene alla domenica. Tutto il resto è la cornice di un quadro ben più importante e grande che è il lavoro sul campo”.