Caldiero Terme, Brutti: «Non vogliamo fare la comparsa in Serie C»

07.05.2024 23:15 di  Luigi Redaelli   vedi letture
Caldiero Terme, Brutti: «Non vogliamo fare la comparsa in Serie C»
© foto di Ufficio Stampa Caldiero Terme

Solo nell'ultima giornata del girone B di Serie D è emersa la squadra promossa in Serie C, una squadra che ha sorpreso tutti superando ogni pronostico. Nonostante il Piacenza fosse considerato il favorito del girone, è stato il Caldiero Terme a ottenere la promozione, arrivando all'ultima partita della stagione regolare con un punto di vantaggio sugli emiliani, mantenendolo fino alla fine. La città veneta celebra dunque il suo ingresso nel calcio professionistico, con il direttore sportivo Fabio Brutti che ha rilasciato un'intervista esclusiva a tuttomercatoweb.com.

Un girone complesso il vostro, dove il Piacenza partiva con tutti i favori del pronostico. Alla luce dei fatti, che campionato è stato?
"La sintesi è giusta, quando in estate abbiamo visto i gironi eravamo un po' tutti convinti che il Piacenza fosse la squadra che doveva vincere, tanto che noi ci eravamo dati come obiettivo i playoff, il quinto posto, perché non c'erano solo i biancorossi da temere, ma anche squadre come Desenzano e Pro Palazzolo. Nessun pensiero iniziale era sul primo posto. Sapevamo comunque di avere allestito una buona squadra, gli obiettivi di mercato li avevamo raggiunti tutti, e anche se le amichevoli iniziali non ci hanno sorriso, così come la Coppa Italia, durante la stagione ci siamo resi conto di aver una rosa tosta e una forza particolare. A quel punto ci siamo detti che dovevamo provarci".

E lo avete fatto.
"Sì, anche se è stata dura giocarsi tutto all'ultima giornata. La scorsa settimana è stata lunghissima, in parte eravamo anche preoccupati, perché sapevamo di giocarci la stagione contro una piazza di blasone che dalla sua ha avuto anche una città che fino all'ultimo ha spinto: davvero tanto onore a Piacenza e al Piacenza. Ma forse, questo, è stato per noi la carica in più".

Domenica, all'intervallo del match contro il Villa Valle, eravate in C. C'è stata preoccupazione quando i bergamaschi hanno dimezzato lo svantaggio?
"Sarei bugiardo a dire di no. Abbiamo chiuso il primo tempo sul 4-0 in nostro favore, ma nella ripresa loro hanno sfiorato anche il terzo gol: ero molto preoccupato, tanto che il presidente era anche infastidito dal mio nervosismo (ride, ndr). Per fortuna si è poi concluso tutto al meglio".

Sul suo personale una piccola parentesi all'Hellas Verona, poi il ritorno al Caldiero: perché questa scelta?
"Tra tutto, è da dieci anni che sono direttore del Caldiero, ma ho avuto modo di essere nei quadri tecnici del settore giovanile veronese, lavorando a stretto contatto con Massimo Margiotta, che voglio ringraziare tanto per l'esperienza vissuta: ho avuto modo di conoscere tanti giovani e vedere come è il calcio in Serie A, la Primavera 1 a livello organizzativo è uguale. Sono insegnamenti che mi ritrovo. Quando però il mio presidente mi ha richiamato, dicendomi che voleva ripartire da me cambiando un po' alcune cose, non ho potuto dire di no, a lui mi lega anche un'amicizia oltre al rapporto professionale: per me il Caldiero è una seconda famiglia".

Al Caldiero ha fatto un ottimo lavoro prima del suo momentaneo addio: tornare era rischioso...
"Si, qui avevo fatto un buon lavoro, vincendo i campionati di Promozione ed Eccellenza, e ora mi ritrovo in Serie C. Quando sono tornato non avevo pressioni, il compito iniziale era quello di rifondare. Poi abbiamo spostato l'obiettivo ad alzare l'asticella guardando al quinto posto, il rischio era calcolato".

Veniamo al presente: settimana di giusta festa. Ma si pensa già anche al futuro?
"Dobbiamo ancora parlarci in società, per scaramanzia non abbiamo detto nulla fino a domenica. Ma abbiamo idee chiare, e una grande parte di questo gruppo verrà riconfermata; da li, verranno fatte le giuste aggiunte. Di sicuro in Serie C non vogliamo fare la comparsa, ci siamo sempre voluti consolidare in ogni categoria, faremo così anche nel professionismo. Conoscendo il presidente con idee e competenza ci faremo rispettare".