Boulaye Dia rompe il silenzio: «Mai rifiutato di giocare, la Salernitana mi vuole distruggere»

L'attaccante senegalese della Salernitana, finito ai margini della rosa dopo il presunto rifiuto di entrare in campo contro l'Udinese, si difende dalle accuse del club e punta il dito contro la società.
17.04.2024 22:45 di  Michele Caffarelli   vedi letture
Boulaye Dia rompe il silenzio:  «Mai rifiutato di giocare, la Salernitana mi vuole distruggere»

Boulaye Dia è pronto a vuotare il sacco. Tramite un'intervista a L'Equipe, l'attaccante senegalese rompe il silenzio sulla sua complicata situazione con la Salernitana e smentisce categoricamente di aver rifiutato di giocare contro l'Udinese.

"Un gesto frainteso"

Tutto è nato dall'episodio del match contro i friulani, quando, all'ottantesimo minuto, l'allora tecnico Fabio Liverani gli chiese di prepararsi per entrare in campo. Dia, secondo la sua versione, avrebbe solo fatto un gesto con la testa per indicare di non essere ancora pronto, non un rifiuto categorico.

"Non mi sono mai rifiutato di entrare in campo", ha precisato Dia. "Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo di entrare sul serio perché non mi ero ancora riscaldato prima. Lui ha visto il mio gesto e mi ha detto: 'Siediti', poi ha mandato un altro giocatore a scaldarsi. Poi ne abbiamo parlato nello spogliatoio, dicendo che doveva restare fra di noi. Lui però ha spiattellato tutto in conferenza stampa poco dopo. Ma io non mi sono mai rifiutato di entrare, ci sono anche dei compagni di squadra pronti a testimoniare".

La vendetta della Salernitana

La reazione della Salernitana è stata durissima. La società ha multato Dia di 20 milioni di euro e gli ha imposto un taglio del 50% sullo stipendio fino a fine stagione. Inoltre, lo ha messo fuori rosa e ha sporto denuncia contro di lui.

"La Salernitana mi chiede 20 milioni di euro di risarcimento e il salario ridotto del 50% fino a fine stagione. Il tutto senza giocare, e ora vogliono trovare una soluzione per farmi giocare ancora...", ha commentato Dia con amarezza.

Dialogo fallito e mediazione in corso

Dia ha provato a chiarire la situazione con la società, parlando con allenatore, presidente e compagni, ma senza successo.

"Ho parlato con tutti: allenatore, presidente, alla squadra, non è cambiato nulla. Abbiamo parlato a lungo con l'allenatore, ma non ha voluto capire. Da allora mi alleno da solo, a parte. Il club ha sporto denuncia contro di me una settimana dopo. Hanno presentato una richiesta al tribunale. Siamo ancora nel processo. E se continua così, abbiamo minacciato di sporgere denuncia noi stessi. Ma da allora il club ha voluto una mediazione. Volevano incolpare me e ora vogliono una mediazione."

Il nuovo allenatore lo vuole, ma la situazione è bloccata

Nonostante la volontà del nuovo allenatore, Stefano Colantuono, di reintegrare Dia in rosa, la situazione rimane bloccata.

"Il nuovo allenatore Colantuono vorrebbe riavermi per poter dare una mano, riceve aggiornamenti regolari sulla situazione. Più di una volta mi ha dimostrato di volermi avere in squadra. Ma non abbiamo alcun accordo. Sono sotto contratto e non avrei mai voluto questa situazione. La Salernitana ha dato tutto in pasto alla stampa. Ho parlato con il presidente, non sono riuscito nemmeno a spiegarmi, non mi è mai stata chiesta la mia versione dei fatti", ha concluso Dia con rammarico.

La battaglia legale continua

La vicenda tra Dia e la Salernitana è destinata a proseguire nelle aule di tribunale. Il senegalese è pronto a difendere la sua reputazione e a fare chiarezza sulla sua posizione.

La storia di Boulaye Dia è un esempio di come una semplice incomprensione possa degenerare in un conflitto di vaste proporzioni. Solo il tempo dirà come si concluderà questa vicenda.